EDUCAZIONE e COMPETENZE
Crescere significa evolversi, adattarsi al cambiamento, sviluppare la resilienza di ogni persona. Sviluppare la Città come un luogo dove formarsi ad ogni età della vita, partendo dall’asilo nido fino alla formazione universitaria e post-universitaria cercando di aumentare l’offerta formativa in modo che dialoghi e risponda velocemente alle richieste che provengono e proverranno dal mondo del lavoro.
La scuola pubblica, statale e paritaria, ognuna con le sue peculiarità e punti di forza, devono essere le prime destinatarie dell’attenzione della futura amministrazione.
Promuovere e agevolare la capacità del sistema scuola di mettersi in rete anche con il mondo della formazione, della riqualificazione professionale e col mondo del lavoro, in modo che si abbia cura che ogni persona possa sviluppare a pieno le proprie capacità e aspirazioni per poter essere protagonista della costruzione della Faenza futura.
Affinché il sistema educativo sia poi volano per un percorso professionale valido e efficiente la scuola e il lavoro devono convergere, non devono essere in alternativa, e la futura amministrazione deve esserne attore di raccordo costante.
Come?
- Istituendo un assessorato unitario per scuola, formazione professionale e lavoro, e che, accorpando determinate deleghe, stipuli alleanze virtuose nel tessuto della Città.
- Abbassando le rette degli asili nido, ampliando l’offerta di centri ricreativi.
I centri educativi pomeridiani sono parte dell’ampia proposta di connessione fra scuola e lavoro che significa innanzitutto sostegno alle famiglie, sostegno alla natalità e attenzione alla maternità. - Favorendo l’inserimento curriculare di metodologie innovative di insegnamento come la flipped classroom, la classe rovesciata, dove il docente, il giorno prima delle sue lezioni, manda via mail agli studenti la sintesi di quello che andrà a trattare. Il giorno dopo saranno gli studenti stessi a ripercorrere la lezione dove il docente sarà solo un facilitatore, rispondendo alle domande, affrontando dubbi e ampliando la ricerca in modo da creare una vera educazione comunitaria.
- Stimolando l’incontro fra domanda e offerta nel mondo del lavoro, proponendo una maggiore valorizzazione di percorsi di istruzione tecnica-superiore (anche secondaria di secondo grado), affiancandone nuovi a quelli eccellenti già presenti sulla ceramica, orientati anche alle filiere metalmeccaniche – e non solo – presenti del nostro territorio.
- Attivando un coordinamento permanente fra le biblioteche pubbliche e private, per una sinergia di spazi ma soprattutto di azioni e attività per gli studenti, al fine di ampliarne anche la fascia oraria.