Mancano poche decine di ore alla presentazione ufficiale delle liste per le amministrative di
Faenza, e il dibattito si concentra – comprensibilmente – sulla formazione delle varie coalizioni,
con forze politiche che in extremis si aggiungono all’uno o all’altro schieramento.
Come Faenza Cresce abbiamo fin da subito espresso il nostro posizionamento all’interno della
formazione di centro-sinistra, in sostegno alla scelta del Partito Democratico di esprimere
Massimo Isola e Andrea Fabbri rispettivamente come candidato Sindaco e Vicesindaco.
Volontà rafforzata oltremodo dopo il delinearsi della coalizione di destra che, a dispetto delle
apparenze, ha il chiaro traino di partiti politici populisti e sovranisti.
Chiunque conservi un minimo di onestà intellettuale – e conoscenza delle dinamiche di governo di
una città, non ultimo il ruolo fondamentale del Consiglio Comunale – non può non ammettere che
la coalizione che vede Fratelli d’Italia e Lega sarà guidata da quest’ultimi.
Arrivati a 30 giorni dal voto, però, non è di alleanze o “politichese” di cui vogliamo parlare, perché
pensiamo che i faentini – noi in primis – siano interessati alle idee ed alle proposte per la città, non
alle etichette.
Civici, moderati e europeisti, sono aggettivi in cui ci rivediamo e che nelle settimane scorse
abbiamo utilizzato, ma che non possono essere un tesoro da vantare se non a fronte di proposte
concrete per la città, così come l’elettorato non è un bottino da spartirsi fra chi vota a sinistra, a
destra o al centro, ma una collettività a cui rendere conto con la forza delle proprie idee.
Civiche, moderate e europeiste devono essere quindi le intenzioni ed i progetti.
Per questo come Faenza Cresce abbiamo individuato delle priorità per la nostra Città – racchiuse
in un corposo programma, online sul nostro sito – ognuna delle quali con proposte concrete per
essere realizzate.
Scuola e sostegno alle famiglie
La scuola pubblica, statale e paritaria, ognuna con le sue peculiarità e punti di forza, devono essere
le prime destinatarie dell’attenzione della futura amministrazione che, oltre a promuovere e
agevolare la capacità del sistema scuola di mettersi in rete anche con il mondo della formazione,
della riqualificazione professionale e col mondo del lavoro, deve assicurare la possibilità di
accedere ai servizi di asilo nido per tutti coloro che ne facciano richiesta e garantire nuovi spazi di
socializzazione ed educazione extra scolastici per bambini e ragazzi.
Solo così, e con nuove misure di conciliazione vita-lavoro che consentano a tutti i genitori (e futuri
genitori) di poter serenamente progettare la crescita della propria famiglia, avremo una comunità
più solida e una maggiore qualità della vita.
Sistema imprese e circonvallazione
È necessario promuovere nuove alleanze con il mondo dell’agricoltura, del turismo, della
valorizzazione del patrimonio, sia storico sia verde, attraendo nuovi investimenti, creando le
condizioni – anche finanziarie – per incentivare l’insediamento di nuove imprese e l’ampliamento
di quelle esistenti e, di conseguenza, generando nuova crescita e nuova occupazione.
Marketing territoriale, semplificazione, attività di scouting aziendale, connessione logistica e
digitale sono azioni che, insieme alle associazioni di categoria, la prossima amministrazione dovrà
progettare.
Essenziale sarà inoltre implementare e proseguire il proficuo dialogo con la Regione per
l’evoluzione del progetto della tangenziale a valle, già inserito nel PRIT (Piano Regionale Integrato
dei Trasporti).
Oltre a sgravare il centro urbano di Faenza dall’attraversamento di traffico pesante, con evidenti
vantaggi ambientali e della qualità dell’aria che respiriamo, si gioverebbe di una nuova viabilità in
particolare sullo snodo del ponte del Cavalcavia e del ponte sul Lamone di Via Fratelli Rosselli. Una
misura a beneficio dei cittadini e delle imprese.
Rapporto e alleanza fra pubblico e privato:
Non possiamo pensare che, nelle attuali condizioni, il pubblico torni ad assumere direttamente e
in toto la gestione e l’erogazione dei servizi, secondo un modello “statalista”.
Non sarebbe credibile e nemmeno auspicabile.
Non possiamo però nemmeno pensare che il pubblico non eserciti un ruolo di mediatore e guida,
e per farlo ha bisogno di essere concretamente presente.
È chiaro, allora, che gli elementi sono interconnessi, e che il ruolo del pubblico è proprio quello del
facilitatore in grado di tenerle insieme, mentre il ruolo del privato deve andare ben oltre le comuni
pratiche negoziali legate all’ottenimento di servizi in affidamento.
La strada da percorrere è, per noi, quella che il Prof. Zamagni chiama sussidiarietà circolare: far
interagire i vertici del triangolo che rappresenta l’intera società, cioè ente pubblico, impresa e
terzo settore.
Non solo a livello di gestione, ma anche e soprattutto a livello progettuale, ciascuno deve fare la
sua parte.
Il Piano Strategico della Romagna Faentina, recentemente approvato, individua già alcune
prospettive in questa direzione, che riteniamo interessanti e da sviluppare concretamente.
Faenza Cresce propone che la prossima Giunta definisca in modo chiaro un percorso attuativo per
dotare l’amministrazione delle competenze necessarie, applicando fin da subito questo modello
collaborativo nel definire e attuare un piano di misure strutturali per il rilancio dell’economia dopo
la crisi.
Non semplice da spiegare, ma ne va del futuro della nostra città.
Queste proposte convincono? Noi di Faenza Cresce riteniamo fortemente di sì, e siamo pronti a
rimboccarci le maniche per promuoverle e farle conoscere.
In queste ultime settimane abbiamo contribuito a costruire una colazione forte e coesa attorno a
Massimo Isola, con cui abbiamo condiviso un progetto di città e di conseguenza un programma
fatto di risposte immediate e tempistiche concrete da un alto, e di visioni e di slancio per la Faenza
che verrà dall’altro.
Ci stiamo impegnando per questo, chiunque voglia sposare il programma, che poggia le proprie
basi sul lavoro solido fatto dall’amministrazione uscente, e voglia contribuire a realizzarlo nella sua
interezza, come nelle sue priorità e parole chiave, è ben accetto.
Perché questo è il cuore della democrazia, forze e persone che si uniscono per realizzare un
progetto e un programma.
Le “convergenze politiche”, quindi, le cerchiamo sui temi, non su altro.
La forza delle idee e delle proposte resta per noi lo strumento migliore per aggregare e fare
squadra, anche con chi ha deciso di inserirsi all’ultimo all’interno della coalizione.
Siamo pronti a metterci in sella per un nuovo inizio per Faenza, noi già abbiamo iniziato a
pedalare!