Faenza Cresce è la nuova lista civica della città: intergenerazionale, innovativa, concreta.
Vogliamo essere approdo sicuro per tutti i faentini che non si riconoscono negli estremismi, ma anzi cercano una proposta politica realmente moderata, convintamente europeista, che sappia mettere in campo – oltre a entusiasmo e nuove idee – un giusto mix di ragione e competenze.
Nata dall’esperienza maturate in seno all’associazioni Faenza 4020, abbiamo attratto, man mano, partecipazioni eterogenee.
Dopo aver redatto un primo documento in cui venivano declinate tre qualità che, trasversalmente, devono accompagnare l’azione politica dei prossimi anni – attrattività, sostenibilità, opportunità – sveliamo i primi punti del nostro programma, le nostre prime priorità individuate per la città di domani.
Se come primo tema, già nei giorni scorsi, abbiamo affrontato la crescita sotto il profilo di conoscenze e competenza (scuola, formazione professionale e lavoro, e la sinergia che vi deve essere fra questi tre elementi) centrale deve essere, inoltre, la crescita e lo sviluppo del sistema impresa del nostro territorio.
Crediamo fortemente che la prossima amministrazione si debba concentrare sul sostegno alle realtà economiche esistenti e lavorare affinché sia possibile l’insediamento di nuovi investimenti.
Intercettare, quindi, non solo finanziamenti e contributi, ma anche progetti e start-up, anche esteri, portandoli a conoscere la ricchezza e le potenzialità del nostro tessuto.
L’obbiettivo deve essere una crescita integrale della Città, che promuova alleanze con il mondo dell’agricoltura, del turismo, della valorizzazione del patrimonio, sia storico sia verde.
Lo strumento è l’attrazione di nuovi investimenti, creando le condizioni – anche finanziarie – per incentivare l’insediamento di nuove imprese e l’ampliamento di quelle esistenti e, di conseguenza, generando nuova crescita e nuova occupazione.
Nel concreto proponiamo la promozione e la formazione di una cabina di regia che si occupi di marketing territoriale, semplificazione, attività di scouting aziendale, connessione logistica e digitale.
Insieme alle associazioni di categoria, dovrà immaginare e progettare gli indirizzi per creare un distretto industriale: materiali compositi, automazione 4.0, materiali, ceramica, biomedico che possa coniugare impresa, formazione e ricerca.
Un compito non semplice, che richiede professionalità, nuovi punti di vista e vocazione all’internazionalizzazione, ma estremamente necessario.
Un’idea da mettere in rete con il patrimonio immobiliare faentino, in particolare con quello all’interno del centro storico.
Proponiamo un censimento dei locali sfitti e una cooperazione fra pubblico e privato per rilanciarli, eventualmente ristrutturarli, e promuoverli con rinvigorita visibilità.
L’amministrazione comunale dovrà essere mediatore e coordinatore dell’incontro tra domanda e offerta, sfruttando metrature più ampie ed economie di scala che possano rendere il centro storico nuovo motore del commercio, appetibile sia per la piccola media imprenditoria, sia per franchising di marchi commerciali legati per esempio all’arredamento o all’artigianato.
Al contempo proponiamo un miglioramento dei servizi per le imprese, riportando a Faenza, ad esempio, la Camera di Commercio.
Una proposta semplice, ma che riteniamo possa migliorare sensibilmente la vita di cittadini e imprese, oltre che essere funzionale per la produttività.