Moderata, europeista, sovranista, centrista, cattolica e via dicendo.
Ogni formazione politica, legittimamente, si attribuisce in questi giorni un’etichetta piuttosto che un’altra.
Anche Faenza Cresce lo ha fatto, consapevole che per presentare alla cittadinanza una lista civica che vuole essere nuova e innovativa, determinate parole chiave sono necessarie per dipingere una cornice ed aiutare il lettore o l’ascoltatore a mettere a fuoco il soggetto.
Civici, moderati e europeisti, sono aggettivi in cui ci rivediamo ma che non possono essere un tesoro da vantare se non a fronte di proposte concrete per la città, così come l’elettorato non è un bottino da spartirsi fra chi vota a sinistra, a destra o al centro, ma una collettività a cui rendere conto con la forza delle proprie idee.
Civiche, moderate e europeiste devono essere quindi le intenzioni ed i progetti.
Di seguito ne portiamo alcuni esempi, su tre temi che riteniamo fondamentali per il futuro della nostra comunità.
Sostegno alle famiglie: perché prendersi cura del proprio territorio, dei suoi abitanti e del suo domani significa anche sostenere fermamente tutto ciò che favorisce un incremento demografico ed assicura uno scambio intergenerazionale locale.
Faenza Cresce promuovere nuove misure di conciliazione tra vita e lavoro che consentano a tutti i futuri genitori di poter serenamente progettare la crescita della propria famiglia.
Come? Assicurando la possibilità di accedere ai servizi di asilo nido per tutti coloro che ne facciano richiesta, garantire nuovi spazi di socializzazione ed educazione extra scolastici per bambini e ragazzi.
Crescita economica: perché il periodo che stiamo vivendo richiede una rinnovata energia, il coraggio di mettersi in gioco per fare la differenza e ripartire, aprendosi a nuove opportunità anche e soprattutto di natura economica, valorizzando settori strategici del nostro territorio come agricoltura, turismo, sport.
Come? Attraendo nuovi investimenti, creando le condizioni per l’insediamento di nuove imprese o ampliamenti di quelle esistenti e, di conseguenza, le condizioni per generare nuova crescita e nuova occupazione.
Sul piano agricolo, mantenendo un dialogo franco e costruttivo con la Regione per attrarre fondi dedicati, soprattutto in un anno come questo, flagellato dalle intemperie – già dalla gelata di fine marzo – che ha messo in ginocchio molte aziende che hanno visto quasi azzerate molte delle produzioni di frutta “estive” e fortemente ridimensionate quelle di uva e kiwi.
Sul piano turistico e sportivo, potenziando in chiave di attrattività gli eventi esistenti – dal Palio ad Argillà, dalla Musica nelle Aie alla 100Km del Passatore, ma non solo! – e sviluppando nuovi progetti e canali per rendere la città aperta, attiva e internazionale tutto l’anno.
Lavorando in sinergia con i territori circostanti, sfruttando la posizione strategica di Faenza – si pensi ai 3 aeroporti nel raggio di 70 km e la vicinanza con città d’arte quali Ravenna, Firenze, Bologna, Venezia – e la sua bellezza e le sue risorse, quali, ad esempio, i percorsi e i sentieri per attività di walking, trail e bike.
Fare leva, quindi, sul vivace patrimonio artistico e paesaggistico, non limitato alla ceramica, e sostenendo le realtà locali enogastronomiche e artigianali dal carattere unico.
Salute: perché la cura del benessere, della fragilità e della vulnerabilità è il termometro con il quale misurare il welfare di una comunità.
Una città innovativa è anche una città che si rende comprensibile per chi ha bisogno, che mette a sistema dati e informazioni per rispondere il più correttamente e il più velocemente alle esigenze del cittadino, soprattutto in tema di salute.
Come? Ricercando e accedendo a fondi europei, statali e privati per migliorare e mantenere i sevizi ospedalieri che oggi sono cardine di questa città al fine di migliorare: pronto soccorso ospedale di faenza, guardie mediche notturne, medici di base e possibilità di psicologi di base.
Proposte ambiziose ma non irraggiungibili, anzi.
È necessario rimboccarsi le maniche e passare dalle parole sul posizionamento politico – o la fede religiosa – ai fatti.
Faenza Cresce è pronta.
Sostiene ed è parte della coalizione di centro-sinistra guidata da Massimo Isola, formazione che ha dimostrato apertura al dialogo e pluralità anche con chi ha poi ha compiuto scelte diverse, e che ora pone sotto i riflettori idee per Faenza e i faentini.
Mobilità, sicurezza, partecipazione, c’è ancora tanto di cui parlare: parliamone.